domenica 13 gennaio 2013

PROBLEMI DI QUORE

Problemi di Quore: Fibrillazione Atriale
Beh, non è proprio così grave !
E' forse l'organo più perfetto, progredito e resisistente dell'evoluzione animale, il "cuore".
Tecnologicamente superiore al cervello, che pur avendo un "software"molto complicato ed articolato  è, dal punto di vista strettamente "meccanico", assai più semplice.
Il cuore è innanzitutto una "pompa"(ma anche molto di più, come poi cercherò di raccontare), assolutamente funzionale alla circolazione del sangue e quindi alla vita.
In ambito umano culturalmente avanzato, in funzione di un uso adeguato e di "tagliandi" programmabili nell'età avanzata, ha una"garanzia" media di durata di circa 80 anni.
Chi arriva all'età di 75 ha il 50% di probabilità di arrivare poi a 85.
Oltre i quali l’ulteriore probabilità di vita diminuisce drasticamente,
e.c.g. che mostra un'extrasistole "for love"
sopratutto per il sesso maschile, pur essendo in forte crescita il numero dei centenari.
La "pompa" funziona abbastanza semplicemente, seppure in maniera un pò più complessa della maggior parte delle macchine in genere utilizzate per pompare i fluidi (liquidi e gas): ci sono quattro scomparti, 2 ventricoli e 2 atri, che contraendosi alternativamente determinano il pompaggio; il "fluido" (cioè il sangue) viene così spinto verso la Circolazione Sanguigna, provvedendo alla nutrizione  ed all'ossigenzazione dell'organismo (i nutrienti vengono raccolti in zona addominale e l'ossigeno in zona polmonare).
Il sangue provvede anche in buona parte alla "pulizia", raccogliendo le scorie dell’organismo ed eliminandole con la respirazione (scambio di ossigeno con anidride carbonica) e con il filtraggio effettuato dai reni.
Fra vene, arterie, Ventricoli ed Atri ci sono delle "Valvole"funzionali alla corretta circolazione (impediscono al sangue di muoversi in direzione sbagliata).
A grandi linee il funzionamento è tutto qui.

Ma che cosa fà battere il cuore ?
Che cosa ne determina il "ritmo", cioè sopratutto il variare della “frequenza” ?
E perchè varia la frequenza ?
Qui (ma anche altrove) le cose si complicano un pò.
Innanzitutto la frequenza varia in funzione delle necessità generali dell'organismo, di ricevere più ossigeno, più nutrimento e/o di eliminare una maggior quantità di scorie.
Ciò che in generale è dovuto ad una più intensa attività fisica (lavoro, sport, attività sessuali, stati febbrili, stati emozionali, ecc...).
Ma il ritmo cardiaco, così come la pressione del sangue e la
frequenza respiratoria possono essere alterati anche solo da meri fattori emotivi (rabbia, paura, gioia ecc...).
A tutto ciò o quasi presiede la funzione neurologica cerebrale, attivata sopratutto da alcune zone cerebrali: l'Ipotalamo ( che una nuova scienza medica, la "neuropsicoendocrinologia" identifica come "la Sede dell'Anima"...), il sistema "Vagale", il "Gran Simpatico" ed altro ancora...
Cioè tutti elementi molto "software" del nostro organismo, nei confronti dei cui funzionamenti ci sono ancora tante incertezze e probabilmente moltissimo da scoprire !
Tutti elementi che in qualche modo concorrono a determinare i "ritmi del battito cardiaco", tramite l'attivazione del
"Seno" o "Nodo Atriale"
cioè quella parte esterna del cuore, essenzialmente costituita da cellule o gangli nervosi, che determina frequenza e ritmo del battito.
Frequenza e ritmo non sono la stessa cosa: la frequenza è semplicamente il numero delle volte che batte il cuore nell'unità di tempo (un minuto, B.P.M.= battiti per minuto).
Così funziona ! In blu sangue venoso, in rosso arterioso.
Il "Ritmo" è invece concetto assai più complesso perchè considera l'attività cardiaca all'interno di ogni singolo battito, cioè ad esempio come si attivano e funzionano Ventricoli ed Atri, rilevando eventuali patologie, come le extrasistoli e perfino, indirettamente, il corretto funzionamento delle valvole.

Il "Seno Atriale" viene dai cardiologi paragonato allo "spinterogeno"
del motore a scoppio e quest'ultimo al cuore, per spiegare ai loro pazienti che cos'è la Fibrillazione Atriale.
Spinterogeno Lancia Flaminia 2500
Chi ha preso la patente dovrebbe conoscere  le 4 fasi esplosive all'interno del motore a scoppio (aspirazione, compressione, scoppio e scarico), dove appunto lo scoppio viene determinato da una scintilla elettrica emessa dalla candela su preciso comando dello Spinterogeno. 
Ciò a valere per ogni cilindro.
Ed il cuore viene paragonato ad un motore a 4 cilindri, in ciascuno dei quali, alternativamente avviene lo scoppio.
Ma se una candela non funziona, magari perchè è lo Spinterogeno difettoso a non attivarla, ecco che allora il motore funziona male,
"va a 3" come si usa dire, cioè funzionano solo 3 cilindri invece di 4.
 Il motore perde potenza e si muove in maniera sbilanciata, pregiudicando anche la sua durata meccanica.
Schema dei 4 tempi di motore a scoppio (benzina)
La stessa identica cosa accade nel cuore in presenza di Fibrillazione Atriale: paragonando i 4 cilindri ai 4 scomparti della pompa cardiaca(2 atri più 2 ventricoli) ed il Nodo o seno atriale allo spinterogeno , che funzionando male non attiva uno degli atri, per cui la circolazione continua (fortunatamente !) solo grazie agli altri 3 elementi.
Ne risulta una carenza di funzionamento, una vera insufficienza cardiaca, che viene avvertita dal paziente sopratutto come una noiosissima"dispnea", cioè mancanza di fiato, poco o tanto invalidante.
Ma ciò che ancora è più grave è un’altra conseguenza della fibrillazione atriale, cioè il ristagno del sangue nell’atrio che non pulsa.
La fibrillazione non è fortunatamente una condizione totale e permanente: si manifesta a tratti, per periodi perlopiù brevi e si avverte soprattutto all’inizio di uno sforzo, quando provoca dispenea (mancanza d’aria, carenza di “fiato”).
In queste situazioni il rischio è molto grave !
Ma quando il sangue ristagna nell’atrio che non pulsa tende a coagularsi.
Ciò che costituisce un rischio terribile di Ictus, perché quando l’atrio riprende a pompare può sparare in circolo quel coagulo, che può andare ad ostruire una vena, con le disastrose conseguenze che possono andare dall’infarto, alla paralisi, alla morte !
A prevenzione di questo gravissimo rischio tutti coloro che soffrono di fibrillazione atriale sono strettamente tenuti alla “scoagulazione”, che consiste nell’assumere farmaci che provocano uno spiccato innalzamento dei parametri di coagulazione.
Parametri che si misurano essenzialmente con il fattore INR, cioè la misura del tempo che impiega il sangue a coagularsi.
In condizioni normali una persona sana ha un INR = 1, che corrisponde al giusto tempo di coagulazione, una situazione di equilibrio tra una buona fluidità di scorrimento nelle vene ed una coagulazione sufficientemente rapida, per evitare emoragie.
Un paziente affetto da fibrillazione atriale ( ma anche tanti altri soggetti a patologie della circolazione sanguigna, restringimento delle vene, problemi valvolari, ipertensione, ecc…) dovrebbe avere un INR compreso tra 2 e 2,5.
Dovrebbe…
Il farmaco principe per perseguire tale condizione è il “Cumadin 5 o Wafarin, che ne sostituisce il principio attivo, i cui consumi in Italia sono nell’ordine di centinaia di milioni di pastiglie all’anno…!
Ciò considerando che ognuna delle oltre mezzo milione di persone che necessitano di scoagulazione ne deve assumere una pastiglia al giorno, tutti i giorni, spesso per tutta la vita. 
L'uomo di latta nel Mago di Oz
Evviva dunque Cumadin Wafarin, che evita (o quasi) a tanta gente un rischio così grande !
Peccato però che implichi svariate e noiose  controindicazioni, nonche un costante controllo dell’INR.
Quest’ultimo lo si fa in Ospedale, con il prelievo in vena del sangue, mediamente ogni due settimane, nella maggior parte dei casi per tutta la vita. Gli effetti collaterali vanno dalle incompatibilità alimentari (non si possono magiare liberamente tutti i cibi con vitamina K), alla stipsi, alla…emoragia interna !
Il più grosso problema del Wafarin è che, nella maggior parte dei casi,è problematico tenerlo sotto controllo, cioè nei linti dell’INR compresi tra 2 e 2,5.
Mentre sto scrivendo questo post io ad esempio ho un INR = 3,76, cioè altissimo, totalmente sballato, a rischio emoragico, verificato con le analisi di 3 giorni fà !
Ciò nonostante il fatto che per diversi giorni precedenti il prelievo da cui l’esito in esame, io avessi ridotto le dosi di Cumadin a mezza pastiglia, massimo ¾ , raramente una intera della dose normale (senza considerare la mia stazza ben oltre la...norma !).
Forse avevo magiato troppe verdure con vitamina K ?
Forse c’era l’interferenza di altri farmaci ?
Forse…
Il fatto è che tenere in equilibrio l’INR con il Cumadin è un bel casino !
Come ha infine ammesso anche il mio cardiologo, messo alle strette, in un momento di sfogo.

Alternative ?

Di questo ed altro tratteremo la prossima volta.

(fibrillatrial-problemi di quore)









 




























































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